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L'Avanguardia uccide (2012)

by Avanguardia Ambrosiana

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1.
IL VIAGGIO DI HOFMANN Ricordi confusi / Colori diffusi / Di petali e fiori / Di qualche ora fa. / Puzzle men- tali / Di occhi e di labbra / Che riassemblo / Con difficoltà. // Nel caos di questa esistenza / Mi è difficile trovare una ragione / E forse non c’è / O sono solo fanta- smi di ricordi / Che urlano vendetta / E vogliono me / Ma sono dentro al viaggio di un Hofmann / Con la bicicletta. // Congegni spaziali / Musiche dense / Per vana ricerca / Di tonalità. / Fantasmi notturni / Sorseggiano cocktail / E fumano erbe / Di rara bontà. // Nel caos di questa esistenza / Mi è difficile trovare una ragione / E forse non c’è / O sono solo fantasmi di ricordi / Che urlano vendetta / E vogliono me / Ma sono dentro al viaggio di un Hofmann / Con la bicicletta. // Il viaggio di un Hofmann / Mi ha spinto alla meraviglia / Della realtà.
2.
Un Valzer 04:21
Polvere / In pezzi / Che deforma il mio volto. / Cambierei / Gli orizzonti / Ma mi piego al tuo argento. / Fulmini / Nella mia testa / Sono luci / Della realtà. // Tutto ciò che posso dire / È che riderò / Quando mi dirai / Che stai tornando da me. // Lacrime / Sospese / Come fossimo eroi. / Capirei / La gente / Ma mi fermo agli sguardi. / Poesia / Più ti guardo / Più sei ermetica / E / Bellissima; / Non capisco: / Perciò sei bellissima. // Tutto ciò che posso dire / È che riderò / Quando mi dirai / Che stai tornando da me. / Da me / Da me! // Tornerai / Da me. // Lacrime / Sospese / Come fossimo eroi.
3.
Quel giorno seduto / A leggere Baudelaire / Non avevo speranze / Come uno sconfitto / Nella sua dolce agonia. / Li vedi i borghesi / Così sani e devoti / Fedeli al disgusto / Di una vuota morale. / (Come un naufragio) / Così squallidi e mediocri / Nelle loro libertà? // E domani sarete spazzati via / Da chi ha trovato nel coraggio la propria follia. // Quel giorno seduto / Contando i “Je T’aime” / Ed improbabili sforzi per rivoluzioni / Come un viso di donna / Il suo corpo in un pro- fumo, la sua vanità. / Non senti questo urlo / Che dal vetro risuona / Che supera la logica / E risgorga e risale? / (Come una storia d’amore) // Come una Rivoluzio- ne / che da Aspirine insorge e vi spazza via / Come chi ha trovato nel coraggio la propria follia / Come superasse i concetti di democrazia / Della Rivoluzione sarà nostalgia. // Ma io non vi sfido / Non vi vedo / Non vi appartengo più.
4.
Comunicato 01:06
“Oggi manca un grande ideale che faccia battere il cuore a tutti. In me grande e giusta è la sfiducia per gli uomini della generazione che ci regge, e d’altra parte ci accorgiamo di non essere migliori di loro. Ci manca un’unità di dottrine filosofi- che, ci manca la fede, la costanza. Chi si rifugia nel suo utilitarismo, chi nell’arte aristocratica, chi in vecchi ideali politici tramontati. Non c’è unità, non c’è azione, non c’è meta. Siamo scettici e pessimisti, indifferenti o ottimisti incoscienti, sia- mo nevrotici, strani, anormali, prodotto di generazione che hanno troppo fatto, troppo pensato, troppo goduto. L’analisi interna ci tormenta, l’osservazione ester- na ci nausea, la fede non ci attira, l’amore è un semplice passatempo carnale.”
5.
Cara / Ti vedo confusa. / I tuoi occhi / Così artefatti / Così assuefatti ai tuoi talk- show. / Non sai le forme di una sana idiozia / (Allucinata da un reality) / Hai nelle vene una grande nostalgia / E nemmeno un futuro. // L’analisi intima mi tormenta / La fede non mi attira più / l’Amore è una semplice abitudine. / Il notiziario mi spaventa / Oh grandi eroi della TV / Piangete sulla nostra esistenza. // Cara / Non sembri a tuo agio. / In questo mondo / Di falsi miti / Provi a combattere ma perde- rai. / Quando hai creato questa immensa ipocrisia / A immagine dei tuo TG / Non ti è sembrata una morbosa malattia / E l’hai chiamata cultura. // L’analisi intima mi tormenta / La fede non mi attira più / L’Amore è una semplice abitudine. / Il notiziario mi spaventa / Oh grandi eroi della TV / piangete sulla nostra esistenza. / Ormai nessuno si lamenta / Che l’avanguardia non c’è più / L’Amore è una semplice coincidenza. / E poi nessuno si spaventa / Che l’avanguardia non c’è più / L’Amore è una vuota esperienza. // Buonasera ed ora passiamo alle notizie rilevanti. L’inflazione è aumentata del sedici percento. Il prezzo del petrolio sfiora i cento dollari al barile. Le borse a picco. Allerta terrorismo: rischio attentati nelle capitali europee. Un killer omicida fa strage di vite nel Lombardo-Veneto. Si pro- spetta l’estate più calda degli ultimi cinquant’anni. Allarme siccità. Pericolo per anziani, donne incinte e bambini.
6.
Bello come il tuono / Come l’astio / Come vecchie réclames / Che non vedrò mai più. / Belle le sue iridi nere / Un tempo leggere / Belle e immortali. / Luce che illumina stragi / E antichi presagi / Ma interseca specchi / E riflettono luci / Poi filtrate da lenti / Per occhi ormai stanchi / Che inventano nuovi orizzonti. // In questi giorni antiromantici / Mi è difficile parlare d’Amore / Del tuo nome conservo i frammenti. / Non mi dici che pensi di Dio? / O forse io / Sono stanco / E ho confuso i tuoi occhi con gli occhi / Di Werther. // Siamo fatti di polvere / Siamo fatti di polvere / Siamo fatti di polvere / Siamo fatti di lacrime e sangue e di idee. // Nero questo cielo di violenta tempesta / Nere e intere nottate / Davanti a un metrò. / Neri denari rubati / E poi riciclati / Nero di lividi. / Fredda la mia stanza / Ormai spoglia illusione / Fredda come la pistola / Con cui sparerò / Fuggendo questa vita / Che ho chiamato prigione / Invisibile / E sono l’ultimo vero romantico. // In questi giorni antiromantici / Mi è difficile parlare d’Amore / Del tuo nome conservo i frammenti. / Non mi dici che pensi di Dio? / O forse io / Sono stanco / E ho confuso i tuoi occhi con gli occhi / Di Werther. // Siamo fatti di polvere / Siamo fatti di polvere / Siamo fatti di polvere / Siamo fatti di lacrime e sangue e di idee. / Siamo fatti di polvere / Siamo fatti di polvere / Siamo fatti di polvere / Siamo fatti di lacrime e fango e di idee.
7.
Pasternak 05:25
Fui genio / Capivo Pasternak / E tu / Forse tu / Mi vuoi? / Segno / Le mie spese / E spendo / Tutto quello / Che conosco. / Non ho / Più benzina / Ho le mani / Fredde / Su di te. / Non so / Mi sento già vecchio / Quando mi chiedo allo spec- chio: / “Che fai?” // Non m’interesso di Politica e Sociologia / E mi piango, e mi amo. / E tu, perfetta anche in fotografia / Ti consumerai così piano. // Senza / Giochi di luce / Solo brividi / E inverno / Per noi. / Non so / Mi sento già vecchio / Quando mi chiedo allo specchio: / “Chi sei?” / E in avanti / Mi lanciai / Attratto da perfezione / Ricordo / I suoi baci / Le sue storie, mille carezze / Il profumo di lei. / (Non ho / Più benzina / Ho le mani / Fredde / Su di te) // Non m’interesso di Politica e Sociologia / E mi piango, e mi amo. / E tu, perfetta anche in fotografia / Ti consumerai così piano. / Mi commuovo alle coccole della fantasia / E mi fumo, e vi uccido. / Ma ti ritroverò fra le righe di una poesia / Che è stata mia, che è stata mia: / Quando caddi davanti a te. / Abbracciando la nebbia./ Questo ghiaccio. / Questo spazio, come sei bella questo vortice d’afa / Ma di che parli torna in te! / Tutto è finito, sei respinto.
8.
Alice 02:46
Alice / Percorre le strade / Del labirinto emotivo / Che è in ognuno di noi. / Alice / Non trova il senso dell’ordine / Nel disordine spacciato per pilastri della società. // Oh quanti assurdi poteri nelle mani sbagliate? / E vorresti andare via. / Quanti luridi vermi dentro giacche firmate / E vorresti andare. / E vorresti essere altrove! / Oh quante frasi sbagliate ci sono ai tuoi occhi? / E vorresti cambiarle. / Oh quante frasi non dette, perdute o aspettate? / E vorresti cambiare. / E vorresti essere Alice! // Alice ha trovato la sua libertà. // Alice / Si è persa nei meandri / Dell’inconscia intima ricerca di assurdità. / Oggi / Alice fa la puttana / Perché è scritto che i sogni più veri / Finiscono qui / Così. // Oh quanti assurdi poteri nelle mani sbagliate? / E vorresti andare via. / Quanti luridi vermi dentro giacche firmate / E vorresti andare. / E vorresti essere altrove! / Oh quante frasi sbagliate ci sono ai tuoi occhi? / E vorresti cambiarle. / Oh quante frasi non dette, perdute o aspettate? / E vorresti cambiare. / E vorresti essere Alice! // Alice ha perso la sua libertà / Come te.
9.
Vantongerloo 03:22
Non c’è più tempo / Né spazio / Per gli eroi / E non ho voglia di capire / In fondo. / Calcolo i rapporti per le forme mie / Perfette. / E li coloro. / Ricordo le impressioni che non ho. / Scrivo espressioni che non so / Capire. / Disegno il tuo sorriso geometrico / E plastico // Come Vantongerloo! (Il tuo sorriso plastico) / Come Vantongerloo! (Il tuo segno drammatico) / Come Vantongerloo! (Il tuo sguardo mistico) / Come Vantongerloo! (Sputo sul tuo fascino) / Come Vantongerloo. // Non c’è più tempo / Né spazio / Per gli eroi / E cosa importa del mio genio / Al mondo? / Resto qui a contare la distanza tra di noi / Due. / Mi sento freddo. / Ricordo le impressioni che non ho. / Scrivo espressioni che non so / Capire. / Trovo somiglianze con un quadro / O un opera / Di Vantongerloo. / Ricordo le impressioni che non ho. / Scrivo espressioni che non so / Capire. / Disegno il tuo sorriso geometrico / E plastico // Come Vantongerloo! (Il tuo sorriso plastico) / Come Vantongerloo! (Il tuo segno drammatico) / Come Vantongerloo! (Il tuo sguardo mistico) / Come Vantongerloo! (Sputo sul tuo fascino) / Come Vantongerloo.
10.
Salvami / Da questa chiesa che illumina il tempo / Soltanto se brucia. / Salvami / Dai templi dorati di grandi invasati / Dal vecchio nel treno che da / Cioccolata ai bambini. // Scendono dal Cielo le Dee della nuova Cultura / E tra un milione di anni non avremo paura. / Non ne avremo paura. / Portano con loro gli ideali di giustizia divina / Senza croci sul petto e con il solo pensiero / E non ne avremo paura / E odieremo insieme questo amare a metà / Come un secolo fa. // Salvami / Da questa chiesa che illumina il tempo / Soltanto se brucia / E salvami / Dai roghi e dai dogmi assurdi / Di questa crociata che folgora il cielo / Come un fulmine / Come un tuono! / E baciami / Nell’universo che trova il suo centro nella nostra abiura / L’abiura dei troppi / Diversi da me. // Scendono dal Cielo le Dee della nuova Cultura / E tra un milione di anni non avremo paura. / Non ne avremo paura. / Portano con loro gli ideali di giustizia divina / Senza croci sul petto e con un vago sorriso / E non ne avremo paura / E odieremo insieme questo amare a metà / Come un secolo fa. / Scendono dal Cielo le Dee della nuova Cultura / E tra un milione di anni non avremo paura / Non avremo paura / E odieremo insieme questo amare a metà / Come un secolo fa.
11.
Parigi 03:24
Parigi voglio un altro caffè / Ho un desiderio che urla il tuo nome / Forse per abitudine / Scusa stai parlando di me? / O con me? // Parigi riusciresti a spiegarmi che cosa è l’Amore? / Parigi sapresti mai dire quanto neri sono i suoi occhi? / Parigi è il romanticismo / Parigi è la senna in un sogno a metà. / Parigi non accetta rimpianti / Non accetta rimorsi / Senza alcuna pietà / Parigi sapresti parlarmi / Di lei? // Inverno sotto la torre Eiffel / Piove a Parigi sulle promesse / Forse per abitudine / Scusa stai parlando di me? / O con me? // Parigi riusciresti a spiegarmi che cosa è l’Amore? / Parigi sapresti mai dire quanto neri sono i suoi occhi? / Parigi è il romanticismo / Parigi è la senna in un sogno a metà. / Parigi non accetta rimpianti / Non accetta rimorsi / Senza alcuna pietà / Parigi sono sguardi e contatti / (C’è odore di pioggia) / E bagna il tramonto lontano / Che ne sfuma i contorni. / Parigi è un accordo minore / Parigi è l’Amore / Parigi è mia. / Silenzio che adesso ferisce / (Nel silenzio ti uccide / La nostalgia).
12.
Affascinanti / Deliri / Di negazione. / Poliedriche visioni / Che compongono i ricordi. / L’embargo / Di emozioni / Soppresse / Patologici neuroni / Che confondono gli accordi. / Ora vado e lo uccido! // Scusami / Hai la Syndrome di Cotard? / E sei ormai morto / E soddisfatto a metà. / Quando l’hai uccisa nel letto / Senza parlare / Non pensavi al tempo / Come prospettiva / Della realtà. // La Syndrome / Ti uccise / Figure retori-che stravolgono i concetti. / Hai pianto l’ultima lacrima / Mentre fumavi / Tra gli sguardi spietati / E consumati in un pub. / Ora vado e lo uccido! // Affetto / dalla Syndrome di Cotard. / Ti senti già morto / E soddisfatto a metà? / Quando l’hai uccisa nel sogno / Senza pietà / Non pensavi al tempo / Come prospettiva / Della realtà. / Tu non hai / Più un fegato o un cuore / Non scorre più sangue / Nelle tue arterie. / Lei ti ha idolatrato, venerato, assassinato / Adorato. / Non pensavi allo spazio / Come prospettiva / Della realtà. // La Syndrome di Cotard.
13.
I carro armati bombardano il campo ormai / Da secoli. / Non ho perso mai battaglie e tu / Forse qualcuna. / E visioni romantiche / Svariati ricordi. / E vertigini mistiche / Scritte negli occhi / Che non ricordo. // Ci sono troppi soli in questa notte / (Non so contarli più) / Avevi le labbra di chi vuole baciare altre labbra / (Era misterioso per me) / Io ti parlavo di Barcellona e tu / Piangevi / Tempeste di fulmini, di droghe sintetiche e luci / Psichedeliche / E tu / Eri più bella. // I carro armati lasciano il campo ormai / Sconfitti / Io ho perso mille battaglie e tu / Ricordi? / Le atmosfere silenziose / Le mie magliette / Le caviglie misteriose / E l’aspro odore / Di un’overdose. // Ci sono troppi soli in questa notte / (Non so contarli più) / Avevi le labbra di chi vuole baciare altre labbra / (Era misterioso per me) / Io ti parlavo di Barcellona e tu / Piangevi / Tempeste di fulmini, di droghe sintetiche e luci / Psichedeliche / E tu / Eri più bella. / E tu / Eri più. // E visioni romantiche.
14.
Quando spensero i lumi della ragione / Ho venduto me stesso per comprare il tuo amore. / Ho bruciato nel sogno una stanza per me e per te / Per illuminare questo secolo. // Adori Marilyn Monroe? / Ti credi Marilyn Monroe? // I visi truccati delle giovani mamme / Non hanno lo stile di Marilyn Monroe / I culi venduti alle pubblicità / Non hanno i colori di Marilyn Monroe. / Marilyn / Oh Marilyn / Marilyn Monroe. // Quando spensero i lumi della ragione / Si sa, si vende se stessi per comprare il successo. / E tu come ogni mito te ne andasti troppo presto / Fra gli stronzi dello schermo dimmi ora chi ti può imitare. // Adori Marilyn Monroe? / Ti credi Marilyn Monroe? // Troppo giovane e bella / Troppo fragile nella / Sua stanza da letto / Marilyn Monroe. / La bimba che è in te / coglie allegria e promessa / La donna che è in te / La mortalità. / Marilyn / Oh Marilyn / Marilyn Monroe.

credits

released December 8, 2012

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Disco autoprodotto

Registrato presso ''La Maison del Buon Stiff''
Missato presso ''La Mama Umbria''

Testi e musiche di Roberto Tardocchi
Arrangiamenti di Stefano Galli, Alessandro Burelli e Roberto Tardocchi

Progetto grafico del Maestro Ambrosiano

L'Avanguardia ringrazia:
Giulia / Filippo / Patrizia e Mauro / Alibrando / Enrichetto / Carla / Domenico / Arianna / Margherita / Caterina / Andrea Paciotto & La Mama / Giampiero Stramaccia & Serendipity / Marco Schippa & Italgraf / Iktome adv / Caffè di Mezzo / Mac Bar / Circolo ARCI Eggi

Un saluto a Nicola.
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L’Avanguardia Ambrosiana nasce a Parigi in una fredda giornata di fine duemiladieci, dalle contorte menti di Stefano Galli e Roberto Tardocchi. Dopo una rapida fase di sperimentazione, si aggiunge il Maestro Ambrosiano. Con l’arrivo del cantante Matteo Maestripieri, L’Avanguardia Ambrosiana raggiunge la formazione finale, completata solo con l’ingresso nel gruppo di Sara Luzzi, voce sublime. ... more

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